Metodologie integrate di gestione delle alberature urbane: sistemi di valutazione e censimento dello stato degli alberi dell’area gestita dall’Opera delle Mura di Lucca
Committente: Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali dell’Università di Firenze, Opera delle Mura di Lucca
Periodo di svolgimento: 2002-2006
Alberi e mura sono intimamente legati nella storia di Lucca. Nel delineare il paesaggio della “città come visione globale di arte, natura storia”(Giusti, 1997), il rapporto dialettico fra albero e costruzione muraria diviene un carattere semantico portante di Lucca. Nel corso dei secoli sono cambiati progetto e funzionalità delle mura, sono mutate le popolazioni di alberi presenti: ma l’interazione fra mura (terrapieno più muratura più edifici sotterranei ed emergenti) e vegetazione arborea è rimasta un tratto fondamentale del paesaggio urbano e, al contempo, elemento critico dal punto vista gestionale e progettuale. Il progetto, articolato in fasi successive a livello di approfondimento progressivamente crescente, intendeva dare una risposta a tale criticità.
Tale risposta necessita anzitutto di un’adeguata base conoscitiva, che consenta di definire lo stato attuale delle alberature, sulla base del quale calibrare le attività di gestione. Il censimento dello stato degli alberi, dunque, ha rappresentato il primo passo in tale direzione.
La realizzazione di una gestione programmata prevede anche l’identificazione degli interventi di carattere straordinario da realizzare per consentire di portare “a regime” la gestione del patrimonio arboreo. In tal senso, l’aspetto più rilevante è costituito dal monitoraggio del rischio statico delle alberature. Una volta identificate le necessità d’intervento atte a sanare le situazioni di pericolo, e ricondotta perciò la popolazione arborea in una condizione di “rischio controllato”, sarà possibile pianificare nel tempo le attività di monitoraggio della stabilità.
Il censimento dello stato degli alberi
Nel corso degli ultimi anni, nell’ambito delle ricerche di selvicoltura urbana, si è consolidato l’approccio al censimento degli alberi non solo come mero inventario degli individui presenti e della loro collocazione spaziale, ma come percorso ragionato che sintetizzi la storia dell’albero, le problematiche che ha affrontato nel corso della sua vita, e la valutazione sintetica del suo stato di vigoria e salute. Parliamo, quindi, più compiutamente di Censimento dello Stato degli Alberi (Corona e Salbitano, 2001) quale espressione sintetica della fase conoscitiva e degli aspetti di gestione programmata degli alberi in città.
Nella fase di censimento è stata messa a punto una metodologia di rilievo e di archiviazione dei dati rapida ed efficace ai fini operativi, conducendo alla realizzazione di uno strumento conoscitivo flessibile (il Sistema Informativo delle Alberature, costituito dall’integrazione di data base e GIS) che consente l’identificazione e la classificazione delle priorità di intervento. L’analisi dello stato degli alberi ha permesso di definire e calibrare le successive misure gestionali, compresi gli eventuali abbattimenti urgenti (situazioni critiche non sanabili, per le quali un’eventuale valutazione di stabilità sarebbe pleonastica) e le necessità di approfondimento diagnostico mediante valutazione di stabilità.
In questa fase sono stati censiti e georeferenziati (mediante GPS differenziale Trimble GeoExplorer XT) 3.008 alberi, distribuiti fra mura e centro storico (1.939 alberi) e circonvallazione (1.069 alberi). Lo stato degli alberi di Mura e centro storico si è presentato come meno problematico rispetto alla circonvallazione: nella prima fase, sono stati complessivamente prescritti 61 abbattimenti, pari al 3,7% della popolazione arborea (considerando i soli alberi “adulti”), e 289 valutazioni di stabilità pari al 17,7% degli alberi presenti. Esaminando la localizzazione delle previsioni di intervento è possibile però verificare come questi siano concentrati essenzialmente in alcune aree “problematiche” circoscritte.
Il monitoraggio fitosanitario
Il monitoraggio fitosanitario delle alberature, condotto in stretto contato con il Gruppo di Lavoro del DIBA – Dipartimento di Biotecnologie Agrarie, ha avuto l’obiettivo di rilevare, per ciascun soggetto arboreo, i sintomi di fitopatie e la presenza di organismi patogeni e/o fitofagi. In funzione delle sintomatologie riscontrate sono state individuate le piante da sottoporre ad approfondimenti diagnostici, consistenti nella valutazione di stabilità con metodo V.T.A., nell’ispezione visiva in quota (a integrazione della scheda di censimento), o entrambe.
La valutazione di stabilità degli alberi
La valutazione di stabilità è stata eseguita secondo l’approccio biomeccanico proprio del metodo V.T.A. (Visual Tree Assessment), e in osservanza del Protocollo SIA sulla Valutazione di Stabilità degli Alberi (Società Italiana di Arboricoltura, 2004).
A livello strumentale, sono stati utilizzati sia il penetrometro elettronico Resistograph P-3450, sia il tomografo sonico Arbotom. Quando necessario, le verifiche strumentali sono state eseguite anche in quota: l’adozione della tecnica del tree climbing ha consentito una notevole flessibilità operativa, consentendo l’accesso anche in parti interne della chioma (difficilmente raggiungibili, ad esempio, con un cestello).
I risultati delle analisi hanno evidenziato le problematiche rilevate nelle aree individuate come particolarmente “sensibili” in fase di monitoraggio, e in particolare le condizioni critiche delle alberature di Piazzale Verdi, Piazzale San Donato e Piazza Napoleone. Per 77 alberi, a conclusione dell’analisi, è stato prescritto l’abbattimento: si tratta dei 56 alberi in classe D e di 21 alberi di classe C-D per i quali, sebbene possano essere conservati temporaneamente con l’esecuzione di interventi menomanti e tecnicamente non consigliabili, è stato indicato l’abbattimento come opzione consigliata.
Prospettive future
la base conoscitiva a disposizione può essere efficacemente impiegata per raggiungere l’obiettivo (prospettato d’altronde fin dall’attivazione delle prima convenzione fra Opera delle Mura e D.I.S.T.A.F.) della gestione programmata delle alberature, obiettivo che si dovrebbe tradurre in un Piano degli Alberi, ossia in uno strumento integrato di gestione che dovrebbe raccogliere e organizzare tutte le informazioni disponibili sullo stato delle alberature, definire gli obiettivi gestionali, le priorità e le modalità d’intervento. Un Piano degli Alberi è uno strumento di gestione che deve essere in grado di accogliere l’immissione di nuove informazioni in itinere e di aggiornare conseguentemente gli output: deve perciò dimostrare, a differenza di altri strumenti pianificatori tradizionali, quella flessibilità richiesta dall’oggetto stesso del piano. In questo senso, la realizzazione di un Sistema Informativo dedicato alla gestione delle alberature (di cui il database realizzato con il presente lavoro dovrebbe costituire la base conoscitiva), in cui convergano tutte le informazioni, di natura sia cartografica sia alfanumerica, relative agli alberi delle Mura.
Approfondimenti:
Luchi N. – Vannuccini M. – Panzavolta T. – Tiberi R. – Feducci M. – Salbitano F – Giachini M – Zocco Pisana L – Capretti P. – Censimento e indicazioni gestionali contro le avversità delle alberature dell’Opera delle Mura di Lucca. Forest@ 5: 253-261 (2008). Scarica l’articolo
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